lunedì 19 novembre 2007

Free Rice

Questo è un bellissimo esempio di cooperazione e di Marketing sociale che tanto tanto mi piace!
Quando l'amore per il prossimo e per i sofferenti è cosi grande, sviluppa la fantasia e crea delle idee fantastiche qual è FREE RICE!

Thanks JOHN BREEN



Sfamare il mondo imparando l'inglese. E' l'idea lanciata da FreeRice (Riso Gratis), il nuovo gioco tormentone che ha conquistato migliai di internauti e sta facendo la felicità del Programma Alimentare Mondiale Delle Nazioni Unite. In un mese il quiz ha prodotto tanto cibo da nutrire 50mila persone per un giorno. Come? Sul sito www.freerice.com appaiono una parola e quattro definizioni. Se si clicca sulla risposta corretta gli sponsor del programma donano dieci chicchi di riso al Pam (programma alimentare mondiale). Con 100 chicchi si sfama una persona, basta continuare ad indovinare, e in pochi minuti si possono sfamare tanti bambini. "Attenzione - promette il sito - questo gioco vi farà diventare più bravi. Migliorerà il vostro vocabolario, la vostra eloquenza, vi aiuterà sul lavoro. Fatelo per due giorni e parole che non avete mai sentito vi verranno alla mente senza sforzo". Provare per credere. Cosa vuol dire "bachelorette"? Oppure "valance"? O "pettin-fogger"? Ogni tre risposte esatte il livello di difficoltà sale per mantenere alta l'attenzione, ma al primo errore si torna indietro e bisogna risalire la china. (NDB: cala la difficoltà non il riso donato.)
Certo dieci chicci di riso sembrano quasi "niente" ma a giudicare dai risultati sono più che abbastanza. FreeRice, infatti è in crescita esponenziale. Il 7 Ottobre, il giorno del suo debutto, erano stati prodotti solo 830 chicchi. L'altro ieri, si era arrivati 63.253.810. Più di un miliardi di chicchi nel corso di un mese. [...] Erano anni che John Breen, un programmatore dell'Indiana cercava di trovare un modo per far appassionare la gente al tema della povertà e della fame nel mondo. Aveva iniziato nel 1999 con "the hunger site", il primo a lanciare l'idea di un click in cambio di cibo per i poveri. [...] "Volevo fare qualcosa di divertente - dice al Washington Post - che non fosse però una semplice perdita di tempo". L'idea del quiz gli è venuta guardando uno dei suoi due figli prepararsi per un esame. "E'così difficile - racconta -fare interessare le persone al problema della fame e della povertà. E questo mi deprime. Così ho cerato un'idea per attirare la gente, mi sono inventato il gioco e ho inserito personalmente le 10mila parole e le loro definizioni. Speriamo che almeno visitino anche Poverty.com e che capiscano che qualcosa si può fare per salvare chi muore". [...]

Articolo di Monica Ricci Sargentini Per il Corriere della Sera.

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